Tra le Murge Baresi, sorge Casamassima conosciuta anche come “Paese azzurro”, appellativo coniato dal pittore Vittorio Viviani per le abitazioni tinteggiate di celeste che un tempo caratterizzavano il centro abitato del Borgo di origini medievali: uno snodarsi di piccole viuzze e chiassi (vicoli stretti e senza uscita), di corti e abitazioni in pietra che un tempo erano tutte azzurre. Si racconta che Michele Vazz, signore di Casamassima nel XVII secolo, fece un voto alla Madonna per scacciare la peste e fece dipingere con la calce i caseggiati, per disinfettarli, aggiungendo il colore azzurro in onore alla Madonna.
Cosa vedere
La Porta dell’orologio, risalente al 1841, a cui si accede dalla piazza principale di Casamassima.
La chiesa Matrice, conosciuta come Santa Croce, risalente al 1321 ma rimaneggiata nel corso dei secoli. Il campanile e l’abside costituiscono gli elementi più antichi del complesso. Costruita esternamente con conci regolari, la chiesa conserva al suo interno numerose opere come il Crocifisso (alto circa 3 metri) dello scultore Adolfo Rollo, uno dei più grandi produttori al mondo di opere religiose e la scultura in pietra della Madonna delle Grazie, attribuita a Stefano da Putignano (XVI sec.).
Il Monastero di Santa Chiara fondato nel 1573 come Orfanotrofio diviene nel 1660 il monastero delle Clarisse fino alla fondazione dell’Unità d’Italia. Attualmente è in attesa di restauro. Da vedere la Cappella di San Michele, edificata nel 1658 da Donato Amenduni in adempimento a un voto per essere stato preservato dalla peste. Sull’altare troneggia una statua del santo, in legno dipinto, di scuola napoletana del ‘600.
Il Palazzo Ducale, noto come il Castello, simbolo del potere feudale, edificato nel XII secolo presenta elementi interessanti come la torre normanna e il portale di arte spagnola. Adiacente al castello si trova l’Arco delle Ombre, o “della Malomere”.